Il nostro modello e la nostra formazione

JACQUELINE MORINEAU: LA MEDIAZIONE UMANISTICA

Jacqueline Morineau, nata il 10 settembre 1934, è stata una figura di spicco nel campo della mediazione e della promozione della cultura della pace. Dopo aver conseguito studi in Archeologia Classica, si è specializzata in Numismatica Greca, diventando ricercatrice presso il British Museum di Londra. La sua profonda conoscenza del mondo antico ha fornito gli strumenti fondamentali per sviluppare un approccio innovativo e umanistico alla mediazione sociale.

Nel 1984, su incarico del Ministero della Giustizia francese e su richiesta di Robert Badinter, allora Garde des Sceaux, Morineau ha avviato un progetto pionieristico di mediazione penale presso la Procura di Parigi, con l’obiettivo di “umanizzare la giustizia” e favorire il dialogo tra le parti coinvolte nei conflitti. A partire da questa esperienza, ha fondato lo CMFM – Centre de Médiation et de Formation à la Médiation, un centro dedicato alla formazione e alla pratica della mediazione. Da allora, il CMFM ha condotto oltre 7.000 mediazioni in vari ambiti: penale, sociale, familiare e scolastico, sia a livello nazionale che internazionale.

Morineau ha elaborato e promosso il concetto di “mediazione umanistica”, un approccio centrato sulla persona e sui suoi valori più profondi, basato sulla comprensione, sull’ascolto empatico e sulla capacità di riconoscere e valorizzare le differenze. La sua metodologia si rifà al percorso della drammatizzazione greca: theoria (ascolto senza giudizio), krisis (riconoscimento della verità e delle emozioni), e katarsis (rinascita e riconciliazione). La mediazione, secondo Morineau, è un processo che accoglie il dramma umano, favorendo la guarigione dell’anima e la costruzione di rapporti di pace.

Il suo lavoro si inserisce in una visione più ampia di progetto sociale e culturale, volta a diffondere una cultura della pace attraverso pratiche di mediazione che coinvolgono giovani, scuole, società e contesti internazionali. Tra i progetti più significativi, va ricordato il programma di Mediazione per i Giovani Europei al Consiglio d’Europa, realizzato con il patrocinio dell’UNESCO, e l’esperienza di mediazione per i Balcani.

Morineau ha anche approfondito il parallelo tra la tragedia greca e la mediazione, evidenziando come entrambe le pratiche affrontino temi universali quali amore, odio, colpa e redenzione, e come il mediatore contemporaneo debba assumere funzioni simili a quelle del coro e del pubblico teatrale: riflettere, ascoltare, interrogare senza giudicare, e facilitare il processo di evoluzione delle parti in conflitto.

La sua riflessione si è consolidata nella scrittura di opere fondamentali come «L’esprit de la médiation» e «La médiation humaniste, un altro sguardo sul futuro» (Erès, 2016), e nella creazione del Centro di Ricerca sulla Mediazione Umanista (CRMH). La sua azione ha lasciato un’eredità duratura nel modo di concepire la mediazione come strumento di umanizzazione e di pace.

Il 15 luglio 2023, Jacqueline Morineau ci ha lasciato, lasciando un patrimonio di saggezza, di speranza e di impegno per un mondo più giusto e pacifico. La comunità internazionale della mediazione piange la sua perdita, ma continua a portare avanti il suo messaggio e la sua visione.







LA NOSTRA FORMAZIONE

Nel 2005 avviene  la formazione del primo gruppo di mediatori a cura dell’Associazione Dike di Milano, oggi cooperativa. Formatore responsabile del corso è stato Leonardo Lenzi. Questa prima formazione costituisce la genesi del Centro, che da subito si è ispirato al  modello umanistico di Jacqueline Morineau il quale, pur non rimanendo esclusivo punto di riferimento nella nostra pratica della mediazione odierna, rappresenta la matrice fondamentale della nostra identità, tanto che con Jacqueline Morineau nel corso degli anni si è consolidata una collaborazione costante sul piano sia degli aggiornamenti formativi che della relazione di profonda amicizia.

Nel 2016 il Centro decide di integrare la sua formazione con un affondo teorico specifico sul tema “Applicazione della Mediazione penale in ambito minorile” rivolgendosi all’Alta Scuola Federico Stella dell’Università Cattolica di Milano. Il corso viene condotto dalla professoressa Claudia Mazzucato. Il dialogo e la cooperazione con la professoressa rappresentano un altro dei nostri pilastri identitari. La collaborazione si è declinata in molte forme e soprattutto  nella formazione iniziale e permanente dei mediatori rispetto alla competenza giuridica, oltre che coinvolgimento di diversi operatori del Centro di Bergamo nella diffusione della cultura della giustizia riparativa sia a livello nazionale che internazionale.

Nel corso del tempo c’è stata l’occasione di  fare incontri significativi con altre persone che si sono rivelate preziose per la vita  del  nostro centro, tra cui padre Guido Bertagna ed Ivo Lizzola. Persone, tutte, con le quali, sta proseguendo negli anni un dialogo molto fecondo, di cui siamo enormemente grati.